Per esigenze tecniche, siamo spesso obbligati a utilizzare un linguaggio specialistico, nel quale si fa ricorso a termini poco comprensibili. Ecco come interpretarne alcuni:

Glossario

TASSAZIONE ORDINARIA

L'applicazione delle aliquote Irpef ai diversi scaglioni di reddito imponibile.

TASSAZIONE SEPARATA

È un tipo di tassazione agevolata rispetto alla ordinaria tassazione Irpef. Tale tassazione impedisce che, nell'anno in cui vengono percepiti, i redditi maturati in più anni si sommino agli altri redditi del lavoratore tassati con le aliquote Irpef.

TASSO DI SOSTITUZIONE

Rapporto fra la prima pensione e l'ultima retribuzione, indica l'importo della pensione in percentuale dell'ultima retribuzione percepita.

TASSO MINIMO GARANTITO

Rappresenta la soglia al sotto della quale non può scendere la rivalutazione della prestazione della Compagnia, qualunque sia il risultato conseguito dalla gestione degli investimenti.

TRASFERIMENTO (DELLA POSIZIONE INDIVIDUALE)

Possibilità di trasferire l'intero importo maturato al fondo pensione al quale si accede in relazione alla nuova attività lavorativa (trasferimento per perdita dei requisiti di partecipazione) o volontariamente decorsi due anni di iscrizione alla forma pensionistica (v. Portabilità). Il trasferimento non comporta tassazione e implica anche il trasferimento dell'anzianità di iscrizione maturata presso il fondo di precedente appartenenza.

TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO (TFR)

Liquidazione che spetta ad ogni lavoratore al termine del rapporto di lavoro. Il datore di lavoro versa al lavoratore che decide di interrompere il rapporto o al dipendente licenziato (in seguito a fallimento, liquidazione coatta amministrativa, amministrazione straordinaria e concordato preventivo) la somma delle quote da lui accantonate ogni anno. Le quote vengono calcolate sulla base della retribuzione ordinaria conteggiando i periodi di malattia, di gravidanza o di ferie, escludendo i premi, le indennità di trasferta e le voci una tantum e tenendo conto di una rivalutazione annuale dell'1,5% unita al 75% dell'indice d'inflazione desunto dalle tabelle Istat. Il Tfr può essere richiesto anticipatamente dal lavoratore se quest'ultimo ha maturato almeno 8 anni di servizio nell'azienda e se il capitale è utilizzato per l'acquisto della prima casa o per spese sanitarie. Il Tfr viene erogato dall'Inps se il datore di lavoro non è in grado di adempiere a questo obbligo. Con la riforma del sistema previdenziale si allarga la libertà di scelta del lavoratore, che può decidere se il proprio Tfr maturando dovrà restare in azienda oppure confluire nei fondi pensione.